La tossina botulinica può essere impiegata non solo per fini estetici, ma anche per diversi trattamenti mirati. Un esempio è il cosiddetto “Nefertiti Lift”, ispirato al nome della famosa regina egizia: con piccole iniezioni localizzate, si riesce a sollevare e ridefinire la zona dell’angolo mandibolare, rilassando i muscoli del platisma che tendono a tirare verso il basso guancia e mandibola.
Un’altra applicazione è la correzione del “mento a pallina da golf” o “a buccia d’arancia”: iniettando la tossina nel muscolo mentale, spesso in abbinamento ai filler, si ottiene una superficie più liscia e una migliore definizione di linea mandibolare e mento. Una terza applicazione comune è il trattamento del bruxismo, il digrignamento dei denti durante la notte. Iniettando la tossina nel muscolo massetere, si rilassa la muscolatura, riducendo o eliminando il problema, alleggerendo la tensione muscolare e potenzialmente risolvendo anche le emicranie associate.
Inoltre, l’effetto distensivo addolcisce ulteriormente la linea mandibolare per un risultato estetico più armonioso.
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