Impiego di agopuntura e piante nella sfera genitale femminile per trattare dismenorrea e disturbi sessuali.
Un’ampia revisione della letteratura clinica cinese, vietnamita e francese condotta alla fine degli anni ’80, dimostra che l’agopuntura, è efficace in corso d’algomenorree funzionali.
Un ampio reportage relativo alla pratica clinica presso il Clinical Medical Hospital College di Taichung (Taiwan), dimostra che, abbinando l’agopuntura a piante medicinali, è possibile trattare cisti ovariche, endometriosi, fibromi uterini, con miglioramento non solo del dolore, ma anche dei cicli mestruali e clinico più in generale.
In Italia, del tutto recentemente, sono stati proposti semplici protocolli sia con associazione fra agopuntura e piante medicinali, che con agopuntura semplice nel trattamento preventivo del dolore mestruale.
Va qui ricordato che moltissime donne soffrono di dolori mestruali a carattere ricorrente (dal 15% al 70% della popolazione generale), dolori per lo più crampiformi, in regione pelvica, accompagnati in misura variabile da nausea e vomito, diarrea, gonfiore addominale e talvolta da cefalea.
Questo insieme di sintomi configura la dismenorrea, che si considera primaria, o fisiologica, se non dipende da patologie dell’utero o degli annessi, da infiammazioni croniche della pelvi o dell’intestino o da anomalie anatomiche congenite.
Innanzitutto, è requisito essenziale della dismenorrea primaria l’instaurarsi del ciclo ovulatorio, tant’è che la sindrome difficilmente si manifesta prima che siano trascorsi sei mesi dal menarca.
Tra i farmaci più usati dalle pazienti dismenorroiche si possono citare l’acido meclofenamico, il diclofenac, il naprossene e l’ibuprofene, che è sicuramente il più studiato per questa indicazione . Tuttavia va aggiunto che più del 10% delle pazienti con dismenorrea primaria non risponde adeguatamente ai FANS.
Una efficace alternativa è l’uso di combinazioni orali di tipo estro-progestinico. I contraccettivi orali, inibendo l’ovulazione e la successiva fase luteale, frenano effettivamente la produzione endometriale di prostaglandine e sono pertanto una valida opzione terapeutica, specialmente per le donne che desiderano al contempo prevenire una gravidanza.
Qualsiasi pillola è efficace in egual misura, ma occorre avvertire la paziente che il dolore potrebbe impiegare fino a tre cicli per diminuire in modo sostanziale.
Il contraccettivo orale, però, è controindicato nelle donne che hanno malattie epatiche, patologie vascolari o emicrania ricorrente.
Esperti del settore, pertanto, consigliano, nel caso di non risposta ai FANS, intolleranza agli stessi o impossibilità d’impiego di estro-progestinici, delle terapie alternative. Quelle di maggiore efficacia, a parte una dieta ricca di alimenti con alte concentrazioni di acidi grassi omega-3 , in grado di normalizzare la sintesi di prostaglandine non flogogene, sono ritenute : - agopuntura - elettrostimolazione transcutanea delle terminazioni nervose (TENS) - neuronectomia presacrale laparoscopica - nitroglicerina transdermica - supplementi in magnesio - tiamina per bocca.
Nel campo della dismenorrea l’agopuntura induce effetto sedativo, con innalzamento anche indiretto della soglia del dolore, e regolazione del tono simpatico vasoregolatore con riduzione dello stato congestizio uterino. Per quanto concerne la fitoterapia, varie piante medicinali datate di azione ticolitica ed analgesica sono utili in corso di dismenorrea.