In presenza di terreno predisposto (traumi pregressi, alterazioni artrosiche, tensioni muscolari croniche), il torcicollo può essere provocato da una prolungata posizione scorretta davanti alla televisione o al terminale del computer, posture sbagliate, alterazioni posturali legate a scoliosi da bacino asimmetrico e/o differenze di lunghezza degli arti inferiori, malocclusione dentaria (masticazione non corretta),raffreddamento dei tessuti muscolari (il tipico “colpo d’aria”), processi infiammatori.
Il termine torcicollo indica comunemente una condizione estremamente fastidiosa e dolorosa che limita fortemente i normali movimenti del capo; tale condizione è provocata dalla contrattura dei muscoli laterali del collo.
Il torcicollo “comune”, quello di cui ciascuno di noi ha sicuramente sofferto, è una contrattura di un fascio muscolare di un lato del collo; è assai doloroso e limitante i normali movimenti del capo. Nella sua fase acuta, la contrattura dei fasci muscolari può essere molto intensa e il dolore può irradiarsi in altre parti del corpo come le spalle, le braccia e, nei casi più seri, anche alle dita delle mani.
Diverso è il torcicollo “congenito”, piuttosto raro, legato ad una lesione monolaterale del muscolo sternocleidomastoideo (muscolo del collo) dalla nascita, magari in seguito ad un parto particolarmente travagliato.
Come abbiamo visto, molte volte il torcicollo è provocato da una posizione non corretta mantenuta per un periodo di tempo eccessivo. Per questo motivo chi lavora per molte ore seduto alla scrivania a un videoterminale dovrebbe mettere in atto alcuni semplici accorgimenti:
- muoversi un po’ almeno ogni 30 minuti (stare sempre fissi nella stessa posizione, con la testa piegata in avanti, crea a lungo andare una situazione predisponente periodici attacchi di torcicollo)
- lo schermo del computer deve essere posizionato in modo tale che lo sguardo dell’utente sia rivolto leggermente verso il basso (una tale posizione fa sì che la tensione dei muscoli del collo sia minore)
- le braccia dovrebbero sempre poggiare sulla scrivania (quando le braccia non sono appoggiate, i muscoli del collo vengono maggiormente gravati di lavoro)
A meno che non vi siano specifiche controindicazioni, un’ottima forma di prevenzione per i dolori che ricorrono frequentemente è lo svolgimento di un’attività fisica.
Lo sostiene il dr. Andrew Vickers del Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York dopo aver condotto la sua analisi basandosi su una ricerca tedesca coordinata dal dr. Peter Schops di Monaco.
È su un campione di 177 pazienti di età compresa tra i 18 e gli 85 anni suddivisi in tre gruppi che si è svolta la prova: un gruppo è stato trattato con agopuntura, un altro con massaggio ed un terzo a simulazione di agopuntura.
Dopo tre settimane di trattamento il dr. Schops ha dimostrato che l’antica tecnica tradizionale cinese presenta maggiori vantaggi. La terapia del dolore è infatti uno dei campi di maggiore applicazione dell’agopuntura e, in particolare, nel caso di dolore muscolo-scheletrico al collo essa agisce esercitando effetti antidolorifici, antinfiammatori e decontratturanti in competizione con le tradizionali terapie farmacologiche che hanno diversi effetti collaterali e controindicazioni mentre l’agopuntura ne è scevra.
Inoltre la terapia con agopuntura risolta la fase acuta ritarda o annulla le recidive a differenza dei farmaci antidolorifici che vanno assunti al bisogno e sempre tutte le volte che avvertiamo dolore senza che la loro azione possa essere preventiva. L’agopuntura ristabilisce l’equilibrio energetico e lo mantiene nel tempo.